a cura di Patrizia Frìsoli
Pan de Mej, Pan de Meitt, Pan de Mèinn, Pan Meino: questi nomi diversi si riferiscono tutti ad un piccolo pane rotondo, leggermente dolce, d’antichissima tradizione, diffuso in Lombardia, soprattutto nelle province di Milano e Como e significa pane di miglio. Infatti, uno dei principali ingredienti era il miglio, antico cerale utilizzato comunemente al Nord fino al XVII secolo per la panificazione e la preparazione di dolci rustici. Dal Settecento in poi il nome rimase lo stesso, anche se la farina di mais occupò il posto di quella di miglio. In entrambi i casi la consistenza del dolce è granulosa e molto friabile. Altro ingrediente cardine per il Pan de Mej sono i fiori di sambuco , piccole florescenze bianche dal profumo penetrante, utilizzate sia per aromatizzare il dolce sia come decorazione. Infatti un altro nome del dolcetto è Panigada da “paniga” termine dialettale per definire il sambuco. Pochi e semplici gli ingredienti: farina di frumento, farina di mais, sia fine che grossa, burro, uova, zucchero e fiori di sambuco. L’impasto è modellato a forma di pagnottine leggermente schiacciate con un diametro di 8-10 centimetri che raggiungono un peso di circa 100 grammi. Ultimamente sono nati anche i “meini”: stessa ricetta, ma di peso minore. Secondo la tradizione, veniva preparato il giorno di San Giorgio, data in cui anticamente si stipulavano i contratti per la fornitura di latte tra mandriani e lattai. In quel periodo fiorivano anche i sambuchi, per cui si solennizzava l’antico patto preparando il Pan de Mej cosparso di fiori di sambuco e i lattai, per l’occasione, regalavano ai propri clienti la panna liquida per accompagnare questo dolce, abitudine che continuò a persistere nel tempo. Ancora oggi questi dolcetti si consumano principalmente per la festa di San Giorgio, che cade il 23 aprile, accompagnati da soffice panna montata. Purtroppo sono pochissimi i “prestiné” e le pasticcerie che vendono il Pan de Mej. Ogni tanto compaiono sugli scaffali della GDO, in occasione delle settimane dedicate ai prodotti alla Lombardia, grazie all’iniziativa di piccoli produttori artigianali che tenacemente portano avanti questa tradizione tutta lombarda. Essendo così difficile trovarli già fatti… perchè non provare a realizzarli a casa? La ricetta è semplice… e noi vi consigliamo quella pubblicata dal sito www.buonalombardia.regione.
Ingredienti per 6 persone:
farina gialla a grana fine: 200 g
farina gialla a grana grossa: 100 g
farina bianca: 150 g
burro: 150 g
zucchero: 100 g
lievito di birra: 15 g
uova: 3
latte: q.b.
fiori di sambuco: 3 cucchiaini
zucchero vanigliato: q.b.
olio: q.b.
sale: q.b.